A metà del 2019 sono stati allocati il 34,6% dei fondi UE disponibili su 9,9 miliardi di EUR previsti nel periodo di programmazione 2014-2020, ovvero 3,4 miliardi di EUR.
Il PIL del paese è cresciuto del 15,1% tra il 2014 e il 2018, circa un terzo di questo aumento è dovuto ai fondi europei assorbiti dal secondo periodo di programmazione. Le informazioni si basano sui calcoli del modello ecomometrico SIBILA 2.0 pubblicati sul sito del Ministero delle finanze. Il modello SIBILA si basa sui dati relativi ai fattori di produzione nel paese, come i costi per l’acquisizione di macchinari e edifici, per la ricerca e sviluppo, per la formazione di impiegati e disoccupati, per la costruzione di nuove infrastrutture e riammodernamento di quelle esistenti.
Il maggior impatto a breve termine sugli indicatori macroeconomici della Bulgaria è stato quello dai fondi del programma “Sviluppo delle risorse umane”. Infatti, il PO “Sviluppo delle risorse umane”, ha contribuito ad una crescita dell’8,1% degli investimenti privati e al 3,5% della crescita del PIL dal 2014 ad oggi. Il contriuto principale deriva dal primo asse prioritario del programma: “Migliorare l’accesso all’occupazione e la qualità dei posti di lavoro”. Secondo il rapporto presentato, la ragione è che le misure del programma comportano una maggiore produzione e una maggiore necessità di cofinanziamento.
I fondi utilizzati nell’ambito del programma di sviluppo delle risorse umane sono anche la ragione principale per il miglioramento di indicatori quali salari medi, disoccupazione e occupazione. Secondo le stime, i fondi europei hanno contribuito all’aumento del 4,9% dei salari medi negli ultimi cinque anni, alla dimunizione della disoccupazione per il 4 % e all’aumento dell’8,8% dell’occupazione.
Un altro programma molto efficace in termini di indicatori macroeconomici a breve termine è quello per le regioni rurali, dove alla metà dell’anno in corso è stato speso il 32,6% del totale disponibile di 2,37 miliardi di EUR. L’effetto sul PIL è dello 0,5% e sugli investimenti privati del 1,9%. Secondo il rapporto, l’aumento degli investimenti privati è dovuto agli “investimenti aggiuntivi a seguito dei progetti realizzati per l’ammodernamento degli impianti” e “all’afflusso aggiuntivo di investimenti a seguito della domanda di beni di investimento e materie prime in relazioni alla costruzione di infrastrutture locali “.
Fonte: www.capital.bg